sabato 30 luglio 2011

"9+9 fa zero"?

L'articolo di Luigi Ippolito con questo strano titolo presenta un punto di vista estremamente parziale su di una guerra a tavolino, che non è quella in cui da mesi tanti coraggiosi e pacifici cittadini libici si stanno facendo massacrare in nome della libertà.

Nell'articolo si parla di NATO, di USA, di cancellerie europee (tutti paesi con vittime zero), mentre il  popolo libico, che ha iniziato la sollevazione e tuttora sta subendo, giorno per giorno, le maggiori perdite (migliaia di morti, feriti, mutilati, profughi, vittime di violenze fisiche e psichiche), non viene minimamente preso in considerazione. 

Secondo Ippolito si sarebbero spesi troppi soldi senza risultato, per cui sarebbe il caso di cercare un "compromesso". L'opinione pubblica occidentale vuole risultati spettacolari e rapidi. Se questi non arrivano alla svelta, "sarà il caso di sbrigarsi". Per battere Hitler ci sono voluti anni e anni, ma non mi risulta che a un certo punto qualcuno abbia detto che fosse il caso di sbrigarsi a "trovare un compromesso" con lui. Perché Gheddafi dovrebbe godere di un trattamento privilegiato?

Cordiali saluti.

Strapazzaburdok
(Milano)

PS) Circa l'opinione che sia "impossibile raggiungere l'obiettivo politico prefissato con la sola forza delle armi" credo che si tratti di un'opinione, e i fatti delle ultime settimane sembrerebbero smentirla: ormai Gheddafi è quasi circondato a Tripoli, con enormi difficoltà a raggiungere Sebha e il resto della Libia, essendo bloccata la via della costa a Zliten e quasi impraticabile quella di Gheryan, con la sola via di Tarhuna ancora percorribile, benché anche qui si stiano intensificando gli scontri con i combattenti della libertà. Certo, non sarà né una passeggiata né una cosa di pochi giorni, ma i libici ci credono e lo stanno dimostrando, continuando poco per volta a rosicchiare territorio al dittatore. E quest'ultimo si aggrappa alla sola speranza dell'arma della propaganda, facendo circolare voci su compromessi che ormai auspicherebbe ma che difficilmente gli verranno accordati.