martedì 16 agosto 2016

Gli "obiettivi chiari" dei pragmatici dell'Europa

L'articolo di Giovanni Belardelli sul "Corriere" di ferragosto è un esempio lampante di quella corrente di pensiero, prevalente tra i maîtres à penser del quotidiano milanese, che considera inutile e utopistica per l'Europa un'unione federale, ritenendo invece più importante porsi obiettivi più seri e concreti anche se limitati.

La parte iniziale critica aspramente il "Manifesto di Ventotene", per la verità concentrandosi sugli aspetti più marginali e caduchi di strategia e senza occuparsi dell'assunto principale, cioè il superamento storico degli Stati nazionali, un dato di fatto che invece la globalizzazione in atto mette a nudo impietosamente.